Il tumore del surrene: tipologie e tecniche chirurgiche

tumore surrene
È fondamentale la diagnosi tra tumore del surrene secernente (e quale ormone viene influenzato), e non secernente: ecco un'analisi approfondita delle tecniche chirurgiche d'avanguardia.

Indice

Il tumore del surrene è una neoplasia rara che interessa, per l’appunto, i surreni, due piccole ghiandole poste sopra i reni.

Il tumore del surrene

tumore surrene

La particolarità di alcune di queste neoplasie è data dal fatto che possono essere secernenti, ovvero produrre in eccesso ormoni surrenalici, con segni e sintomi diversi in rapporto al tipo di ormone prodotto.

È bene, dunque, introdurre brevemente le funzioni del surrene e quali ormoni secerne, in modo da comprendere con maggior chiarezza la sintomatologia correlata all’ipersecrezione.

Il surrene

surrene

I surreni sono costituiti da due porzioni:

  • una più interna, la midollare;
  • una più esterna, la corticale, o corteccia surrenale.

Entrambe le porzioni hanno l’importante compito di rilasciare diversi ormoni, con funzioni diverse.

Midollare del surrene

midollare surrene

La zona midollare del surrene rappresenta circa il 10% della ghiandola e ne è la porzione più interna.

Essa secerne due ormoni, adrenalina e noradrenalina, che controllano le funzioni vitali e le nostre risposte a stress immediati ed emozioni.

Corticale del surrene

corticale del surrene

La zona corticale del surrene produce diversi ormoni steroidei ed è suddivisa in:

  • zona glomerulare, responsabile della produzione di aldosterone, che controlla la pressione arteriosa e il riassorbimento di sodio nei reni;
  • zona fascicolata, che produce principalmente cortisolo e corticosterone, permettendo la sintesi del glucosio;
  • zona reticolare, responsabile della produzione degli androgeni in piccole dosi, nell’uomo la funzione viene svolta principalmente a livello testicolare, mentre nella donna permette la regolazione del desiderio sessuale, lo sviluppo dei peli e la regolazione delle secrezioni sebacee.

I sintomi del tumore al surrene

La maggior parte dei tumori surrenalici, in genere adenomi, ovvero tumori benigni, non producono ormoni.

Una parte dei tumori al surrene, invece, possono produrre in eccesso, come già detto prima, uno o più ormoni, mostrando una sintomatologia differente.

Per questo motivo si parla di:

  • tumore al surrene secernente;
  • tumore al surrene non secernente.

Tumori secernenti del surrene

Nei casi in cui si verifichi un aumento della produzione di catecolamine a livello della midollare del surrene, si parla di feocromocitoma, e la sintomatologia sarà caratterizzata da:

  • ipertensione parossistica (episodica);
  • tachicardia;
  • sudorazione eccessiva;
  • forte mal di testa;
  • vampate di calore.

Un aumento di aldosterone si tradurrà con:

  • aumento della pressione arteriosa;
  • riduzione dei livelli di potassio nel sangue;
  • aumento dei livelli di sodio nel sangue;
  • diminuzione dei livelli nel sangue di renina, un ormone prodotto dai reni.

Un eccesso di cortisolo, invece, potrà manifestarsi con:

  • aumento di peso;
  • ritenzione idrica;
  • facies lunare (viso arrotondato e arrossato);
  • gibbo di bufalo (accumulo di adipe nella parte superiore della schiena);
  • striature violacee sulla cute dell’addome;
  • modificazioni del tono dell’umore;
  • sintomi psicotici e depressione;
  • maggiore suscettibilità alle infezioni;
  • ridotta intolleranza al glucosio;
  • sviluppo di un diabete secondario.

Quest’ultima condizione, infine, è generalmente nota come sindrome di Cushing.

Tumori non secernenti del surrene

I tumori surrenalici non secernenti sono spesso asintomatici: per questo motivo, spesso le diagnosi vengono effettuate tardi.

In altri casi, invece, la sintomatologia presentata può essere aspecifica, correlata a patologie non oncologiche o può manifestarsi dolore addominale nei casi in cui il tumore raggiunga dimensioni notevoli, comprimendo le strutture adiacenti.

La diagnosi

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Nella maggior parte dei casi i tumori surrenalici vengono riscontrati accidentalmente, durante esami diagnostici effettuati per altri motivi: per questo motivo si parla di incidentaloma surrenalico.

Ad ogni modo, la sintomatologia sopra descritta può indurre sospetti, per cui vengono prescritte analisi del sangue e delle urine per valutare i livelli ormonali.

Per confermare la diagnosi, infine, sarà necessario effettuare:

  • l’ecografia addominale;
  • la TAC;
  • la risonanza magnetica;
  • la scintigrafia, specifica per il tipo di patologia surrenalica che si sospetta.

I trattamenti del tumore al surrene

Nella maggior parte dei tumori benigni, gli adenomi, che non alterano la secrezione ormonale non è necessario intervenire.

Sarà necessario, ad ogni modo, effettuare dei controlli periodici per valutare i livelli ormonali nell’organismo e un’eventuale evoluzione della neoplasia.

I tumori maligni e gli adenomi secernenti devono essere necessariamente asportati con surrenectomia.

Per quanto riguarda i carcinomi, si effettua spesso la chemioterapia o la radioterapia a seguito dell’asportazione, in modo da eliminare eventuali cellule neoplastiche residue, anche distanti dalla sede tumorale.

La surrenectomia

surrenectomia

La moderna chirurgia endocrina si avvale di diverse tecniche per il trattamento del tumore del surrene, che presentano diverse tipologie di accessi e tecniche in base a diversi fattori, ovvero:

  • la necessità di asportazione uni e bilaterale;
  • la neoplasia da trattare;
  • pregressa chirurgia addominale;
  • la sede intra o extrasurrenalica, i cosiddetti paragangliomi;
  • esperienza del centro e del chirurgico.

Surrenectomia laparoscopica

La surrenectomia laparoscopica è una tecnica ormai consolidata per la rimozione del surrene.

La procedura prevede delle piccole incisioni per l’accesso dello strumentario chirurgico e del laparoscopio, che permette una visualizzazione ad alta definizione della zona da operare.

Può essere eseguita in diversi modi, per cui è bene valutare nello specifico la condizione del paziente: richiede una grande esperienza chirurgica, per cui viene effettuata in pochi centri in Italia.

In maniera simile, ma che permette di operare casi chirurgicamente più complessi, si può praticare la surrenectomia robotica endoscopica.

Surrenectomia retroperitoneoscopica

La surrenectomia retroperitoneoscopica ha il grande vantaggio di essere effettuata per via posteriore, per cui utilizzabile per i pazienti sottoposti a pregressa chirurgia laparotomica, ma solo per lesioni benigne di piccole dimensioni, entro i 6 cm.

Permette, in caso di surrenectomia bilaterale, di non dover riposizionare il paziente, in quanto il paziente viene operato in posizione prona, accorciando notevolmente i tempi chirurgici.

Surrenectomia transperitoneale

L’approccio per l’asportazione del surrene più diffusa, la surrenectomia transperitoneale permette il raggiungimento di un ampio campo operatorio, per cui possono essere trattate con questa tecnica lesioni fino ai 12 cm.

Surrenectomia laparotomica

La surrenectomia laparotomica, essendo un intervento maggiormente invasivo, trova indicazione solo nei carcinomi surrenalici localmente invasivi e per lesioni che superano i 12 cm di diametro, soprattutto quando, dalle indagini pre-operatorie, emerga un quadro di invasività locale, ossia l’interessamento di organi e grandi vasi contigui al surrene.

Quando possibile si fa ricorso alle altre tecniche sopra descritte, meno invasive e dai tempi di recupero più brevi.

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